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Whistle-blower per violazioni del diritto della concorrenza

Perché usare lo strumento del whistleblowing antitrust

Chi lavora all’interno delle imprese o ha rapporti con esse può fornire informazioni molto utili per la scoperta di cartelli o di altre violazioni delle norme a tutela della concorrenza.

Queste informazioni possono aiutare in maniera significativa l’Autorità nelle proprie indagini e contribuire al perseguimento di condizioni di mercato concorrenziali, a beneficio delle imprese, dei consumatori e dell’intera collettività.

L’Autorità, per favorire questo tipo di comunicazioni, ha messo a disposizione un nuovo strumento che consente di salvaguardare l’identità del segnalante: il whistleblowing antitrust.

Quando usare lo strumento del whistleblowing antitrust

Se sei a conoscenza di condotte d’impresa che ritieni scorrette in base alle norme antitrust, puoi informarne volontariamente l’Autorità.

Puoi fornire una descrizione di condotte collusive o abusive, delle circostanze (fattuali, di tempo e di luogo) in cui esse si sono svolte/si stanno svolgendo/stanno per svolgersi, dei prodotti o servizi interessati, dei soggetti coinvolti (imprese, associazioni di imprese, liberi professionisti, ecc.) e dei possibili soggetti che subiscono tali condotte.

Ad esempio, le informazioni possono riguardare contatti e scambi di informazioni tra concorrenti su prezzi, quote di mercato, clienti, spartizione dei mercati, livelli di produzione, sviluppi tecnologici e di mercato, partecipazione a gare, boicottaggio di concorrenti ecc. Le informazioni possono riguardare anche condotte di imprese dominanti, tra cui, l’esclusione dal mercato di imprese concorrenti o l’impedimento al loro accesso, rifiuti di contrarre, l’imposizione di prezzi eccessivamente gravosi o altre condizioni inique.
Tanto più queste informazioni sono dettagliate e supportate con specifica documentazione, tanto più esse sono utili ai fini delle indagini.

Per inviare un messaggio anonimo utilizza questo modulo.

Abbiamo adottato una serie di accorgimenti per proteggere l’anonimato:

  • Analogamente alla Commissione UE - DG Comp ed altre autorità di concorrenza, il messaggio anonimo viene ricevuto in forma criptata da una società intermediaria, specializzata per proteggere l’anonimato dei whistleblower.
  • Una volta ricevuto il messaggio anonimo e criptato, l’intermediario invia un messaggio di “alert” ad un Ufficio dell’Autorità a ciò dedicato.
  • A quel punto, se si vuole si può scegliere una modalità di comunicazione “bi-direzionale” e far sì che l’Ufficio dedicato dell’Autorità possa comunicare con il whistleblower/segnalante – sempre in forma anonima – eventualmente, richiedendo maggiori informazioni o chiarimenti, rendendo così la segnalazione molto più utile ed aumentando notevolmente la possibilità che essa dia luogo ad un’indagine.
  • In tal caso, la società intermediaria invierà al whistleblower/segnalante un codice di accesso (“passcode”) che potrà usare per accedere al sistema della società intermediaria e visionare la risposta o richiesta di informazioni dell’Ufficio dedicato dell’Autorità.
  • Il sistema criptato invierà all’Ufficio dedicato dell’Autorità il messaggio del whistleblower senza fornire alcuna altra informazione (non fornirà l’indirizzo IP o la password che il whistleblower avrà scelto per leggere i messaggi provenienti all’Ufficio dedicato dell’Autorità).

Nel caso in cui tu voglia rappresentare un’impresa coinvolta in un cartello che sia intenzionata a collaborare con l’Autorità allora potrai chiedere di aderire al programma di clemenza (c.d. leniency) che, a certe condizioni, consente di evitare o di ridurre in maniera significativa l’entità della sanzione applicabile.